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dc.contributor.advisorMateus, Francisco Aires-
dc.contributor.advisorQuintela, João-
dc.contributor.authorFecoli, Daniele-
dc.date.accessioned2021-05-05T14:17:38Z-
dc.date.available2021-05-05T14:17:38Z-
dc.date.issued2020-07-20-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/11144/5056-
dc.description.abstractQuesta tesi nasce dalla partecipazione al concorso “Poética da razão”, lanciato dalla Trienal de arquitectura de Lisboa. Analizzando il bando, che prevedeva la progettazione di un centro comunitario a Marvila, si comprese gli obbiettivi del cliente, e dare inizio alla ricerca di una risposta architettonica adeguata. Attraverso l’analisi e le discussioni critiche si è appurato che la soluzione più appropriata andasse contro i regolamenti del concorso. Emerse quindi una domanda: fino a che punto le regole di un concorso debbano essere rispettate o messe in discussione? Questa domanda fu il punto principale della ricerca e la risposta emerse con il proprio progetto, che si libera da alcuni punti del regolamento che permise che la risposta finale fosse svincolata di una forma genuina e diretta, come se la regola che dovremmo seguire non fosse scritta, Questa reazione sorge dal desiderio di identificare la radice del problema architettonico e non solamente dare una risposta alle necessità del programma del concorso. Questa “Regola non scritta”, un’idea ripresa dagli scritti di Luigi Snozzi, è un’entità focale che permette porre in valore la soluzione che si verifichi essere la più adeguata per un problema, essendo la regola primordiale per qualsiasi progetto di architettura.Se ammettessimo che il linguaggio architettonico sia soggettivo e che non esista una verità assoluta, questa regola potrebbe stabilire, in una maniera quasi universale, un cammino da seguire, rispondendo adeguatamente a qualunque problema sollevato per i promotori del concorso. Il percorso che ha portato a questo punto di maturità è stato accompagnato dallo studio di esempi contemporanei di proposte di concorso che nonostante violare uno o più punti del regolamento, furono scelti dai giudici per la loro rilevanza. La proposta sviluppata consiste in una creazione di tre piazze che si articolano attraverso un congiunto di edifici, in dialogo con una pre esistenza. Il progetto presentato propone l’uscita dal regolamento in tre punti: 1)si propone una nuova distribuzione, sfruttando la Quinta abbandonata vicino; 2) la costruzione di una area minore, considerandosi sufficiente per il programma e più adeguato alla scala urbana; 3) si propone una rappresentazione grafica diversa da quella richiesta, in quanto è la più adatta per esprimere l’idea di progetto.pt_PT
dc.language.isoitapt_PT
dc.rightsopenAccesspt_PT
dc.subjectMarvilapt_PT
dc.subjectConcorsopt_PT
dc.subjectRegolamentopt_PT
dc.subjectLuigisnozzipt_PT
dc.titleRegola aggiunta non scrittapt_PT
dc.typemasterThesispt_PT
thesis.degree.nameDissertação de mestrado em Arquitecturapt_PT
dc.identifier.tid202622878pt_PT
Aparece nas colecções:DA - Dissertações de Mestrado

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